Il Recovery Plan di SYM

Considerato il periodo che stiamo attraversando, già dal titolo avrete intuito di cosa stiamo parlando e vi starete anche chiedendo: cosa c’entra Sym con il recovery plan?

Il 24 aprile 2021 è stata infatti presentata in Consiglio dei Ministri la versione definitiva del Recovery Plan per l’Italia e anche Sym, sempre al passo con i tempi, ha deciso di attivarsi e stilare il suo personalissimo piano di ripresa e resilienza.

Sym ha quindi scelto di offrire il proprio contributo e impegno nel trovare delle soluzioni alle problematiche sorte durante la pandemia che ci ha drammaticamente colpiti.

Cosa prevede il Recovery plan di Sym?

Il piano di ripresa e resilienza di Sym prevede delle mission, esattamente come il recovery plan nazionale, al fine di poter permettere ai propri clienti di potersi spostare senza vincoli per raggiungere il luogo di lavoro.

Il piano di rilancio studiato ha come obiettivo primario l’offrire un aiuto concreto, senza dimenticarsi di venire incontro anche alle necessità dei più giovani. Le basi sono il rispetto per l’ambiente, la presenza di equipaggiamento di sicurezza sui veicoli in gamma, la possibilità di scegliere piani di acquisto che non richiedano grossi investimenti iniziali.

Entrando nello specifico, presentiamo qui di seguito le nostre 4 mission:

MOBILITÀ PIÙ GREEN
➔ grazie alla gamma Euro5 con consumi contenuti e basse emissioni di Co2

MOBILITÀ GIOVANI
➔ grazie alla gamma entry level da 125cc e 200cc caratterizzata da bassi costi di gestione e garanzia estesa a 4 anni, con 4 anni di garanzia

BENESSERE e SICUREZZA
➔ veicoli sempre più sicuri e performanti, con equipaggiamenti che oltre ad ABS possono includere controllo di trazione, keyless, ABL …

RIDUZIONE IMPATTO CRISI
➔ stesura di piani di acquisto ad hoc grazie alla collaborazione dei partner finanziari https://sym-italia.it/promozioni-new/

Abbiamo deciso di stare al vostro fianco facendo tutto il possibile per rispondere in maniera personalizzata alle vostre esigenze.

Per affrontare la crisi le parole non bastano: e’ tempo di porre in atto la ormai nota e pubblicizzata “resilienza” facendo le più opportune scelte per una reale ripresa.

Siete d’accordo con noi?