Euro 4 vs Euro 5, tutto quello che c’è da sapere.
Se ne parla sempre di più, ma pochi sanno realmente cosa ci aspetta: quali scenari si aprono con il passaggio all’Euro 5? Per questa ragione sembra opportuno fare chiarezza sui futuri sviluppi che si prospettano.
Se una volta, nello scegliere un qualunque mezzo, l’attenzione ricadeva principalmente sul motore, sull’alimentazione o sulle prestazioni, oggi a tenere banco sembra essere la classe di inquinamento.
Questo argomento ha generato una confusione non indifferente: basti pensare che la Commissione Europea è stata oggetto di richieste di chiarezza da parte dei costruttori che temono di uscire da questo clima di incertezza eccessivamente danneggiati nella progettazione dei loro modelli.
In questo impasse è opinione comune pensare che tanto più alto è il numero posto accanto alla dicitura “Euro”, tanto più si è al sicuro da eventuali divieti futuri. Allora per quale motivo l’Euro 5, una delle classi di inquinamento più recenti, non sembra garantirci totale sicurezza?
Il rispetto della normativa Euro 5 per veicoli di nuova omologazione, è diventato obbligatorio a decorrere dal 1° gennaio 2020, tuttavia il costante progredire della normativa non rende la Euro 5 l’omologazione definitiva. È infatti già previsto l’arrivo dello step successivo Euro 5+ che a sua volta potrà far diventare superati anche i veicoli Euro 5. Uno step più vicino di quel che si pensi, visto che già da inizio 2021 i veicoli di nuova omologazione dovranno recepire la nuova Euro 5+.
In quest’ottica, la scelta oggi di un motociclo Euro 4 può ancora rivelarsi una buona scelta. Vediamo perché.
Come specificato dalla normativa in questione è previsto un periodo di transizione nel quale i produttori possono continuare a vendere gli Euro 4 già in listino fino al 2020.
Nel 2021 si dovranno invece iniziare a richiedere delle proroghe e sono concesse soltanto vendite in piccoli blocchi di veicoli ancora appartenenti alla classe di inquinamento Euro 4.
Quindi quando si parla quindi di “pensione” dell’Euro 4, occorre considerarla un’opzione non così vicina, o addirittura immediata, come in molti hanno pensato con il subentro della nuova classe di omologazione all’inizio dell’anno in corso.
In altre parole, almeno fino al termine del 2020, e in alcuni casi anche nel 2022, la scelta di un veicolo Euro 4 è un’opzione di acquisto da valutare con molta attenzione alla luce delle normative che sono entrate o entreranno in vigore nel futuro prossimo.
Red Live per SYM Italia